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Vivisezione

Allevamenti

Pesca

Circhi

Macelli

Pellicce

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Fame nel Mondo

Le ragioni del Veganismo

 INDICE

Allevamenti

Macelli

Perchè diventare vegani

vegani famosi nel mondo

Salute

Ambiente

Circhi

Zoo

Acquari e delfinari

Uso degli animali per motivi ludici

Caccia

Pesca

Api

Vivisezione

Pellicce

Perché scegliere uno stile di vita vegana

Perché diventare un attivista

Come associarsi

Perche Scegliere AVI

 

allevamenti

    1. Gli allevamenti sono luoghi dove vengono annullati la dignità e il diritto alla libertà di esseri viventi senzienti, dove la vita viene mercificata e viene dato un prezzo alla loro esistenza.Viene cancellato lo status di esseri senzienti e vengono ritenuti “animali da reddito”.Alle mucche viene riservata una vita da schiave, costrette a partorire ogni anno un cucciolo per poter garantire il latte e successivamente il cucciolo maschio verrà macellato. Per evitare di ammalarsi, a causa degli spazi ristretti vengono “alimentati” preventivamente con antibiotici, per la grande richiesta, vengono ingrassati con cure ormonali, sia per produrre più latte, sia per ingrassare più velocemente. Le mucche in natura vivrebbero per 20 anni mentre negli allevamenti riescono a vivere dai 4 ai 5 anni per poi andare al macello stremate e malate. Ai maschi di questi poveri animali vengono ridotti gli spazi per evitare di muoversi così da ingrassare velocemente per poi verso gli otto mesi essere macellati.I maiali subiscono un trattamento peggiore. Le scrofe vengono tenute in gabbie ridottissime dove non possono neanche muoversi ne poter accudire i loro piccoli. Per evitare che i maiali, impazzendo a causa dello spazio ridotto, si feriscano o commettano atti di cannibalismo vengono tagliati i denti e la coda e vengono subito castrati, tutto senza anestesia.Se invece sono animali piccoli come le galline, allora vivranno in gabbie sovrapposte e in spazi ridottissimi, tre o quattro per gabbia e per evitare di ferirsi fra di loro vengono tagliati i becchi. Se invece vivono a terra, vengono mantenuti stipati in capannoni in mezzo alle loro feci e circa dopo 45 giorni verranno uccisi, stessa sorte tocca ai tacchini

 

    1. Per i pulcini delle galline ovaiole invece la sorte è terribile, verranno separati dalle femmine subito dopo la nascita ed uccisi con il gas o tritati vivi.Le pecore e capre vengono fatte ingravidare più volte l’anno sfruttate per il loro formaggio e per la loro lana e vengono fatte ingravidare per poter partorire piccoli nelle vicinanze di feste e verranno uccisi dopo solo una quarantina di giorni. Tutti questi animali, alla fine della loro vita, verranno trasportati dentro dei camion, stipati e spaventati, a volte per centinaia di chilometri per finire negli orrori dei macelli per essere uccisi senza pietà.

 

    1. Rispetto agli animali terrestri i pesci sono ancor meno considerati.

 

    1. I metodi di cattura e di uccisione riservati ai pesci sono dei veri crimini, agonizzano all’aria per ore, o vengono dissanguati ed eviscerati ancora coscienti, o sono rigettati moribondi in mare. Altri ancora muoiono letteralmente esplodendo a causa della decompressione quando le reti risalgono da una grande profondità.

 

    Nella maggior parte degli allevamenti ittici, vivono in condizioni di promiscuità, parassiti e malattie, peggiori di quelle degli allevamenti di animali terrestri

 

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macelli

    1. Uno dei momenti più terrificanti della vita di un animale, l’entrata senza ritorno in un macello, la più cruenta. Da una vita di schiavitù si passa alla morte dentro questi campi di sterminio. Gli animali prima vengono storditi con una pistola a “proiettile captivo” e poi dissanguati tramite taglio della giugulare e poi eviscerati e smembrati. Questi macelli sono delle vere e proprie catene di montaggio e per velocizzare il lavoro spesso gli animali arrivano coscienti all’evisceramento e vengono praticamente smembrati da vivi.

 

    1. Per i suini, visto il grande numero che viene ucciso giornalmente, è una pratica ancora più cruenta perchè a volte lo stordimento non viene ben applicato e quindi gli animali vengono sgozzati, e poi gettati nelle vasche d’acqua bollente ancora coscienti. Se esistesse un tipo di macellazione senza sofferenza, è chiaro che non sarebbe comunque accettabile, perché l’idea stessa di uccidere un animale è totalmente inaccettabile da un punto di vista etico.

 

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Perchè diventare vegani

    1. L’essere umano non ha alcuna necessità di consumare carne, anzi, l’alimentazione vegana presenta numerosi vantaggi per la salute.

 

    1. Le persone mangiano carne per tre ragioni: comodità, tradizione e gusto e queste ragioni non possono giustificare la tortura e l’uccisione sistematica di miliardi di esseri senzienti. Gli animali sono esseri senzienti, capaci di provare sensazioni, emozioni, sentimenti come noi. Pensare che qualcuno sia inferiore all’uomo ci porta ad essere razzisti o meglio specisti, il fatto che gli animali appartengano ad una specie diversa dalla nostra non ci può consentire di trattare dei soggetti coscienti come degli oggetti. I macelli sono sempre nascosti alla vista del pubblico perché oggi uccidere un animale turba la maggior parte delle persone e per nutrirsi di animali si deve allontanare il pensiero dell’immagine dell’animale da quello morto. Nel corso della sua vita ogni persona uccide per cibarsene circa 100 animali terrestri l’anno tra bovini, polli, tacchini e altri volatili, maiali, conigli, cavalli, circa 6000 animali in tutta la vita.

 

    1. Oggi nutrirsi di animali non è più necessario , ci sono svariate alternative vegetali e quindi è molto semplice passare ad uno stile di vita vegano senza recare sofferenza a nessun essere vivente

 

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Vegani famosi nel mondo

    1. Diogene

 

Empedocle

Epicuro

Albert Einstein

Francesco d’Assisi

Giuseppe Garibaldi

Mahatma Ghandi

Leonardo Da Vinci

Franz Kafka

MikeTyson

Brad Pitt

Ovidio

Pitagora

Platone

Plutarco

Rousseau

Seneca

Socrate

Lev Tolstoj

Voltaire

Bryan Adams

Brigitte Bardot

Kim Basinger

Charlie Chaplin

Penelope Cruz

Leonardo Di Caprio

Bob Dylan

Richard Gere

Margherita Hack

Umberto Veronesi

Dustin Hoffman 

Carl Lewis

John Lennon

Ricky Martin

Lea Massari

Paul e Linda McCartney

Martin Luther King

Robert Redford

Tiziano Terzani

Tina Turner

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Salute

quando si diviene vegani, il colesterolo viene completamente eliminato, Si può ottenere il colesterolo solo da carne, formaggio, latte e uova. E il vostro corpo produce colesterolo da solo, ed è l’unica cosa che possa esser chiamata colesterolo buono.
Le proteine animali sono troppo acide per il corpo umano. quando le proteine animali entrano nel corpo umano, rendono immediatamente acido il nostro sangue ma il nostro sangue non può rimanere acido a lungo, o moriremmo, Il nostro organismo ha capito come neutralizzare l’acidità, con il fosfato, Quindi, il nostro corpo sottrae il fosfato dalle ossa e lo usa per neutralizzare l’acidità, e in seguito eliminiamo il calcio ormai rimasto solo, con la pipi causando l’osteoporosi.
Gli umani hanno una limitata capacità di elaborare grassi saturi o colesterolo superiore alla quantità richiesta dal loro corpo; qualora si ecceda per molti anni nel consumo di tali elementi, i depositi grassi (placche) si accumulano nelle pareti interne delle arterie, provocandone l’indurimento, ossia quella malattia conosciuta col nome di arteriosclerosi. Poiché i depositi di grasso impediscono il normale flusso del sangue verso il cuore, ecco che aumentano le probabilità di collassi, attacchi cardiaci e infarti. La carne contiene molti agenti ritenuti cancerogeni o responsabili delle metastasi del cancro: per esempio, un kg scarso di carne alla griglia contiene la stessa quantità di benzopirene di 600 sigarette!
L’uomo è l’unico animale che continua a nutrirsi di latte anche dopo lo svezzamento. Il latte è chimicamente carne liquida, sangue rosso pressato e trasformato in sangue bianco che passa per le mammelle lacerate della mucca. Il latte bovino è disegnato e giustificato per il piccolo della mucca e soltanto per quello.Il latte intero ha troppo grasso e troppo colesterolo, quello magro ha troppe proteine. Da notare che serve a far quadruplicare il peso di un vitellino nel giro di 30 giorni. Il latte è l’alimento più allergenico, contenendo esso più di 100 componenti accertati (sindrome intestino irritabile, asma, sinusite, tiroidite). Il latte è indigesto, mancandoci l’enzima lattasi per estrarne lo zucchero del latte (lattosio). I residui indigesti si trasformano in galattosio e causano cataratta, gonfiori, gas, dilatazioni, crampi, costipazione, arteriosclerosi. La latto-globulina, la più allergenica delle proteine, il latte contiene l’ormone GF1 (growth factor) prolattina, che stimola tumori e cisti al seno e alle ovaie. Il latte ha la caseina, potente colla che appiccica i nostri 5 milioni di villi intestinali, riducendo i 400-600 metri quadri assimilativi (2 campi da tennis) a uno stanzino da 20 mq. 11) Il formaggio contiene 10 volte più grasso e più sale del latte, ed è 10 volte più acidificante, essendo perossidato e carico di radicali liberi.Da molto tempo è noto che un alto apporto di colesterolo aumenta il rischio di eventi cardiovascolari, e i tuorli d’uovo hanno un contenuto di colesterolo altissimo.
Le uova non sono un prodotto alimentare ma un autentico veleno per il corpo umano, al pari di ogni tipo di carne bianca, rossa sempre una proteina animale che acidifica la matrice cellulare del corpo, provoca ritenzione idrica, apporta acido urico, provoca putrefazione intestinale, provoca insufficienza epatica e renale.

 

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Ambiente

    1. Per ogni kg di carne di manzo con cui si nutrono più o meno 2 o 3 persone al giorno servono 15 kg di cereali con cui si potrebbero nutrire più di 15 persone al giorno 15000 litri di acqua che è il consumo medio settimanale di una famiglia di 4 persone. Nel mondo si sperperano per allevamenti 7 milioni di tonnellate di cereali al giorno, 8 miliardi di metri cubi al giorno (12 volte il lago di Garda al giorno 660 milioni mc).

 

    1. Il consumo d’acqua è una delle maggiori cause di impatto ambientale dell’allevamento di bestiame. L’agricoltura, per la maggior parte dedicata alla produzione di bestiame e di mangime, consuma più acqua di qualsiasi altra attività e in generale utilizza il 70% dell’acqua usata in totale nel mondo. Le deiezioni liquide e semi-liquide del bestiame contengono livelli di fosforo e azoto al di sopra della norma, perchè gli animali possono assorbire solo una piccola parte della quantità di queste sostanze presenti nei loro mangimi. Quando gli escrementi animali filtrano nei corsi d’acqua, l’azoto e fosforo in eccesso in essi contenuto rovina la qualità dell’acqua e danneggia gli ecosistemi acquatici e le zone umide.

 

    1. La conversione da cereali a carne implica un’enorme perdita di energia, specialmente se per la conversione si utilizzano i bovini. La quantità media di combustibile fossile necessario a produrre 1 kcal di proteine dalla carne è di 25 kcal, vale a dire 11 volte tanto rispetto a quello necessario per la produzione di grano, che ammonta a 2,2 kcal circa. Secondo la FAO, «il settore dell’allevamento rappresenta, a livello mondiale, il maggiore fattore d’uso antropico delle terre»: direttamente e indirettamente, la moderna zootecnia complessivamente utilizza il 30% dell’intera superficie terrestre non ricoperta dai ghiacci e il 70% di tutte le terre agricole, L’allevamento di bovini nella regione amazzonica è considerato il principale fattore di deforestazione del mondo: è stato stimato, che a causa dell’allevamento di bestiame, è stato perso in media un ettaro di foresta amazzonica ogni otto secondi. L’allevamento mondiale è anche uno dei principali contributori della produzione di gas serra e rappresenterebbe una

 

    1. quota pari o superiore al 51% delle emissioni totali.

 

    1. Emissioni di gas serra in chilometri equivalenti

 

    1. Dieta onnivora = 4377 km

 

    1. Dieta vegana = 281 km

 

    1. La pesca marittima è considerata il principale fattore antropogenico di impatto sugli ecosistemi marini di tutto il mondo, e lo sfruttamento intensivo operato nel corso dei decenni dall’industria della pesca rappresenta, insieme all’inquinamento dei mari, la principale causa di devastazione della vita marina. Dal 1950 al 2006 il 29% delle specie marine commerciali è collassata (ovvero ha subito una perdita del 90% o oltre), il numero di zone di pesca giunte al collasso è cresciuto grandemente, e per il 2050 alcuni ricercatori hanno previsto un collasso definitivo di tutte le specie commerciali

 

    1. fonti

 

https://www.disinformazione.it/pericoli_latte.html https://www.scienzavegetariana.it/ambiente/imp_amb_vegag2004.html

https://www.valdovaccaro.com/2013/11/danni-dei-latticini-al-sistema/

https://it.wikipedia.org/wiki/Impatto_ambientale_dell%27industria_dei_cibi_animali

http://nutroecrudo.blogspot.it/2013/10/i-danni-delle-uova.html

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Circhi

    1. Gli animali dei circhi vengono snaturalizzati, privati nel modo più violento delle loro esigenze biologiche ed etologiche, ridotti ad automi e ridicolizzati per il nostro divertimento, conoscono solo la tristezza ed il terrore. I felini in natura hanno un territorio che si può estendere anche per centinaia di km quadrati mentre nei circhi sono costretti a vivere in pochi metri quadrati obbligati in gruppi a volte costituiti anche da altri felini. La volontà degli animali viene piegata causa degli addestramenti violenti e privazioni fin dalla loro nascita e per tutta la loro vita vivendo nel terrore. Le condizioni di detenzione nei circhi sono pessime: gabbie troppo piccole, condizioni igieniche scarse o nulle, poca luce e frequenti spostamenti su lunghi percorsi.

 

    1. Ogni giorno sono costretti a compiere gli stessi identici movimenti all’interno di spazi ridottissimi. Gli elefanti sono in genere immobilizzati da due corte catene metalliche legate alle zampe. Fermi in piccoli box in mezzo ai loro escrementi, passano la giornata dondolando ossessivamente il capo, l’unico movimento possibile. Un atteggiamento che mantengono anche una volta liberati. Fra i metodi d’addestramento vi è anche la privazione di acqua e cibo. Alcuni animali non imparano mai, la loro volontà non può essere piegata, così muoiono per le ferite o semplicemente per inedia, perché sono talmente disperati e rassegnati che si rifiutano di mangiare. E’ la filosofia del domatore, l’animale deve “assecondare l’uomo o morire”.

 

    1. Gli animali reagiscono alla frustrazione dei loro istinti naturali e allo stress causato dalla prigionia e dalla ripetizione di movimenti stereotipati sviluppando problemi nervosi, che talvolta possono portare a comportamenti aggressivi. Come se ciò non bastasse gli animali del circo sono costretti a viaggi lunghi ed estenuanti, sotto il sole cocente o sotto la pioggia e la neve.

 

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Zoo

    1. E’ sbagliato definire educativo un sistema in cui gli animali sono costretti a vivere in un ambiente diverso dal loro habitat naturale. Inoltre non possono interagire fra di loro come in natura e sono dipendenti per ogni loro funzione dall’uomo.

 

    1. La salvaguardia di specie in via d’estinzione detenute in zoo, risulta un patetico tentativo per rimediare alla distruzione delle risorse naturali del nostro pianeta. Ricordiamo che gli animali, una volta in cattività, si riproducono molto raramente, a causa delle condizioni di stress a cui sono sottoposti. Per questo motivo vengono impiegati forzati e stressanti programmi di recupero, come l’inseminazione artificiale, votati spesso al fallimento.

 

    1. Se veramente vogliamo salvaguardare le specie animali dall’estinzione, dobbiamo rivolgere le nostre forze alla lotta anti-bracconaggio, alla deforestazione e alla distruzione dei loro habitat. Come nei circhi anche negli zoo gli animali reagiscono alla frustrazione dei loro istinti naturali e allo stress causato dalla prigionia e dalla ripetizione di movimenti stereotipati sviluppando problemi nervosi, che talvolta possono portare a comportamenti aggressivi.

 

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Acquari e delfinari

    1. Dentro gli acquari e delfinari gli animali vengono mantenuti in condizioni pietose, costretti a vivere la loro esistenza in spazi ridotti contrari alla loro natura etologica e sempre sotto stress a causa dei continui contatti visivi con un pubblico rumoroso e  sconosciuto contrari alla loro natura etologica.

 

    1. Gli animali che vediamo nei delfinari, delfini, orche, otarie vengono sottoposti a ore di massacrante addestramento e a spettacoli a rotazione.

 

    1. Dietro gli spettacoli si celano anni di addestramenti duri, privazioni di cibo, maltrattamenti e sofferenze. Spesso i delfini si lasciano morire rifiutando il cibo, costringendo gli addestratori a nutrirli forzatamente. I delfini in cattività raggiungono a stento il settimo anno d’età, mentre in natura possono vivere fino a 40 anni.

 

 

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Uso degli animali per motivi ludici
    1. Diceva Gandhi che la civiltà di un popolo si nota da come tratta i suoi animali, e l’Italia in riguardo a civiltà deve fare ancora tanta strada, basta andare alle sagre, alle feste e ai palii in cui vengono sacrificati animali di ogni specie in nome di una non meglio precisata “tradizione”. Quello che emerge è la profonda ignoranza che purtroppo ancora oggi ci caratterizza dove il divertimento consiste nel piacere, fine a se stesso, di torturare, ferire e uccidere un animale indifeso. oltre 1.000 manifestazioni popolari e tradizionali con animali che si svolgono ogni anno in Italia, per lo più a carattere patronale, equamente distribuite tra le regioni della penisola,competizioni di cavalli , corse di buoi, gare tra asini, eventi agonistici in cui maiali, struzzi, agnelli, anatre e oche e anche rane sono costretti a competere o ancora più squallida, è rappresentata dall’accanimento competitivo su animali già uccisi allo scopo di fungere da elemento centrale del “gioco”. gareggiano per staccare con le mani la testa ad animali appesi morti a una forca improvvisata. Le gare durano pochi minuti e sono sfide quasi all’ultimo sangue, che spesso vedono animali infortunarsi gravemente e che pertanto devono poi essere soppressi. E proprio il rispetto è il valore da trasmettere alle generazioni future, a tutti quei bambini che assistono continuamente, come se fosse la normalità, a episodi in cui vengono calpestati i diritti degli animali in nome della tradizione, del divertimento e dell’ignoranza. Anche gli psicologi si sono schierati contro tali eventi considerati altamente diseducativi ed antieducativi le attività quali zoo, sagre e circhi, luoghi con animali che educano il bambino a non riconoscerne lo stato d’animo, a disconoscerne i suoi segnali di sofferenza, a reagire con gioia e divertimento al suo disagio: in pratica gli si propone un buon tirocinio per abituarsi a fare altrettanto con i suoi simili. E’ per evitare questo e per salvare migliaia animali, colpevoli solo di non avere la possibilità di difendersi, che è necessario impegnarsi per contrastare queste brutte abitudini, tanto radicate quanto inutili, che portano l’uomo a regredire verso il buio dell’ignoranza piuttosto che verso la luce della civiltà.

 

 

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caccia
    1. Per più di cinque mesi, ogni anno, milioni di animali innocenti vengono uccisi dai cacciatori di tutta Italia, la caccia si conferma un’attività insensata e spesso illegittima, ed è anche per questi motivi che da sempre ci battiamo perché essa venga abolita definitivamente” Oggi più che mai, è eticamente inaccettabile uccidere per divertimento; Il 78,8% dei cittadini è contrario all’attività venatoria (secondo Eurispes); gli habitat vengono devastati, per favorire la caccia vengono immessi animali cacciabili e sterminati i predatori così spezzando un fragile equilibrio ambientale. La sorte di tante specie è in pericolo ed in Italia, un tempo “giardino d’Europa”, si spara a ben 19 specie di avifauna. In molte regioni hanno emanato calendari venatori  prevedendo la caccia nella fase di migrazione prenuziale, di riproduzione e dipendenza dei piccoli dai genitori, in violazione della direttiva europea 147/2009. La caccia comporta un devastante disturbo biologico su tutte le specie,anche quelle che non sono oggetto di spari, in quanto sconvolge i normali ritmi di vita, compresa la possibilità di ricerca del cibo, continua ad avvelenare l’ambiente con il piombo delle cartucce. Viola il diritto dei cittadini alla proprietà privata grazie al mostro giuridico rappresentato dall’art.842 del Codice Civile, che permette l’ingresso dei cacciatori nei fondi privati. ha causato la morte o il ferimento di centinaia di persone colpite da armi, un problema di sicurezza per la pubblica incolumità.

 

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Pesca
    1. Centinaia di miliardi di pesci vengono trascinati fuori dai mari, intrappolati in enormi reti, i loro occhi spesso schizzano fuori dalle orbite al repentino e inesorabile cambio di pressione, lasciati soffocare lentamente e schiacciati sotto il peso degli altri individui che vanno a formare il “pescato” realizzato dalle navi. Moderni pescherecci industriali, scaricano tonnellate di pesci sui ponti in sistematiche operazioni di rastrellamento, vengono eviscerati vivi, altri ancora, quelli indesiderati o inservibili dall’industria ittica, rigettati in mare, danneggiati nella loro integrità organica, stressati e agonizzanti, trattati come spazzatura. I tonni ad esempio, catturati dagli apparati meccanici a strascico vengono condotti a forza per chilometri e maciullati lungo i margini delle reti. I pesci, come tutti gli altri individui senzienti, sono capaci di provare dolore e paura. Una quantità inestimabile di pesci catturati in mare aperto vengono inoltre utilizzati come mangime per nutrire gli individui prigionieri negli allevamenti, contribuendo così alla smisurata mattanza e al saccheggio degli ecosistemi che si compiono in nome del profitto dell’industria ittica.

 

    1. Gli animali acquatici non godono di alcuna tutela da parte delle poche leggi e dei pessimi regolamenti esistenti in alcuni paesi che, in misura minima vengono contemplati, a volte adottati, per la macellazione di quelli terrestri.

 

    1. I metodi di macellazione utilizzati sui pesci di allevamento sono particolarmente brutali, alcuni vengono bolliti vivi, spellati vivi  altri lasciati fuori dall’acqua fino a che non spirano, altri ancora fatti a pezzi e lasciati sanguinare, senza alcuna anestesia o stordimento, fino alla morte

 

 

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Api

Anche le api non sono libere da sfruttamento e dolore. Il miele viene direttamente dallo stomaco delle api,viene rigurgitato attraverso la bocca dell’ape. Costrette manipolazioni continue, regimi alimentari forzati e innaturali, inseminazione artificiale, trasporti spossanti e vivisezione. Il miele prodotto si sottrae alle api e viene sostituito con sciroppo di zucchero e quindi malnutriti per cui spesso si ammalano quindi si curano con antibiotici ma se questi non bastano e si ammalano allora in presenza di contagi gli apicoltori incendiano gli alveari e se ne rifà un altro. Per impedire alle regine di sciamare, si bloccano loro le ali e per avere una massima produzione le api regine vengono soppresse ogni due anni e sostituite con una produzione in massa per cui la più debole viene uccisa ma per avere una razza migliore e per evitare che la regina venga fecondata da altri allora si sceglie il maschio, si estrae lo sperma che viene fatto per decapitazione di quest’ultimo (quando la testa viene staccata, il sistema nervoso centrale riceve un impulso elettrico, che provoca eccitazione sessuale).

 

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Vivisezione

    1. Milioni di animali ogni anno, nel mondo (quasi un milione solo in Italia), subiscono nei laboratori: avvelenamenti con sostanze chimiche, farmaci e ingredienti dei cosmetici compresi, induzione di malattie di ogni genere (cancro, sclerosi multipla, varie imitazioni dell’AIDS, malattie cardiovascolari, ecc.), esperimenti al cervello,

 

    1. esperimenti sul dolore, e molto altro. Secondo il dizionario, “vivisezione” è “qualunque tipo di sperimentazione effettuata su animali di laboratorio che induca alterazioni a livello anatomico o funzionale, come l’esposizione a radiazioni, l’inoculazione di sostanze chimiche, di gas, ecc.“Non vi è giustificazione alle atrocità che avvengono nei laboratori, all’incuria e al disprezzo con cui gli animali sono trattati e alla loro infinita sofferenza. Non sarebbe giustificabile nemmeno se fosse davvero utile alla scienza, perché l’utilità per qualcuno non rende lecita la violenza su qualcun altro. Ma l’amara ironia è che tutto ciò non porta vantaggi al progresso medico, ma è solo dannoso, uno spreco di tempo e di risorse che dà un falso senso di sicurezza.

 

    1. I vivisettori chiedono “Preferisci salvare un topo o un bambino?”, per colpire l’emotività delle persone. Ma la vivisezione, ammazza il topo e fa diventare una cavia noi e i nostri figli, questa è la realtà dei fatti.

 

    1. Gli scienziati contrari alla vivisezione spiegano che ogni specie animale è molto diversa dalle altre e le estrapolazioni dei risultati da una specie a un’altra sono inutili nel migliore dei casi, più spesso fuorvianti e quindi dannose, di ostacolo al progresso della scienza. Esistono centinaia di metodi alternativi alla sperimentazione animale:

 

    1. i modelli informatici, le analisi chimiche, le indagini statistiche (come l’epidemiologia e la metanalisi), gli organi bioartificiali, i microchip al DNA, i microcircuiti con cellule umane.

 

    1. Numerosi test che prima prevedevano l’uso di animali, oggi sono svolti in vitro

 

fonti

http://www.novivisezione.org/

http://www.lav.it/cosa-facciamo/vivisezione/vogliamo-metodi-sostitutivi

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Pellicce

Gran parte delle pellicce in commercio arrivano da allevamenti. In questi lager gli animali vivono in condizioni disumane, puntando esclusivamente all’ottenimento di un manto folto e di bell’aspetto. Gli animali sono sottoposti a continuo stress, dovuto ad esempio alla mancanza del rispetto della territorialità con conseguente aumento degli atteggiamenti aggressivi Vivono in piccolissime gabbie, in cui anche il pavimento è in rete per facilitare la pulizia. Sono costretti a subire correnti d’aria e freddo, per favorire l’infoltirsi del pelo e le femmine divengono spesso “macchine” forzate alla riproduzione.
I metodi di soppressione in allevamento cambiano a seconda delle dimensioni dell’animale. Nel caso di animali più grossi, come le volpi, si usa l’elettricità infilando elettrodi nell’ano e nella bocca, oppure un proiettile nella nuca, o il soffocamento da gas. Per gli animali di taglia più piccola, come i visoni, si utilizza un colpo di martello sul muso, un chiodo conficcato nella fronte oppure si annega l’animale precedentemente tramortito. Altri metodi diffusi sono l’avvelenamento con stricnina e il soffocamento con cloroformio. Nel caso specifico delle pecore karakul la pelliccia si ottiene facendo
abortire le femmine a bastonate, due settimane prima del parto e poi scuoiando i feti. Le industrie conciarie, oltre allo smaltimento dei liquami e dei cadaveri, già di per sé ovvio problema ecologico, sconvolgono anche l’ecosistema a causa della scomparsa di una specie o della presenza di animali al di fuori del loro luogo di origine, provocato dall’uomo. Lince e lontra, per esempio, in seguito al “prelevamento faunistico” versano in una situazione critica in Europa e sono quasi del
tutto scomparse in Italia. Senza parlare della nutria che, importata dal Sud America, ha finito per invadere moltissime delle nostre zone umide, entrando in competizione con alcune specie locali.
Molti animali vengono catturati nel loro ambiente naturale come castoro, donnola, ermellino, faina, ghiottone, leopardo, lince, lontra, lupo, marmotta, martora, moffetta, opossum, procione, puzzola, tasso, volpe argentata con trappole di ogni tipo. Tagliole, lacci strangolanti, reti poste all’ingresso delle tane, con questi metodi rimangono vivi, intrappolati e sofferenti, anche per molti giorni, prima che il cacciatore venga a prelevarli. Può accadere che un animale arrivi ad amputarsi un arto, masticandolo, pur di fuggire. In Italia l’allevamento, l’importazione e il commercio delle pelli di cane e di gatto è illegale (Legge 189/04 sui maltrattamenti degli animali ). I più grandi allevamenti si trovano in Cina,
specialmente al nord, dove la pelliccia degli animali, esposti a temperature rigidissime, cresce folta durante i freddi inverni. I cani vengono sgozzati e fatti morire dissanguati, oppure bastonati sulla testa. I gatti vengono spesso impiccati con cappi metallici.

fonti

Informiamoci

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Perché scegliere uno stile di vita vegana

Ci hanno sempre insegnato ad aiutare i più deboli e bisognosi e sopraffare chi è indifeso è sbagliato. Oggi ad essere i più deboli ed indifesi sono gli animali, esseri innocenti schiavizzati , sfruttati ed uccisi inutilmente per alimentazione, divertimento, vivisezione ed abbigliamento. Essere vegan significa uscire da questo tunnel di morte, indifferenza e dolore ed entrare in un nuovo stile di vita pieno di amore, rispetto e libertà per tutti gli esseri viventi. Essere vegan significa avere coscienza della sofferenza altrui, avere quell’amore per la vita che sempre viene predicato e solo essendo vegano si può mettere in pratica. Gli animali hanno bisogno di tutti noi, Hanno bisogno di quel diritto alla vita che gli abbiamo da sempre negato, hanno bisogno di essere liberi e mai più schiavi, Gli animali hanno bisogno del tuo aiuto

 

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Perché diventare un attivista

Se ami gli animali l’unica forma concreta per aiutarli e difenderli è quella di scendere in campo e lottare per loro .

Se pensi di aver coraggio e di avere a cuore il benessere degli animali allora è arrivato il momento di scegliere di cambiare le cose.

Se finora hai lottato da solo a favore degli animali, insieme a noi potrai fare attivismo più concreto ed incisivo.

Perchè una voce sola è inascoltata mentre tante voci insieme rimbombano come un tuono.

Perchè insieme possiamo far pressione nell’incentivare le aziende a produrre prodotti cruelty-free.

Perchè insieme possiamo essere più forti nelle lotte per i diritti degli animali.

Perchè tutti insieme riusciremo a far si che il nostro sogno di un mondo diverso, empatico, in simbiosi con la natura possa diventare realtà.

 

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Come associarsi

Compila il modulo che trovi in https://www.aviassociazionevegani.it/iscriviti-2/

o invia una mail associazioneveganiitaliani@gmail.com

Versa la quota tramite bonifico bancario
un bonifico bancario:
IBAN: IT40U0608544900000001000524
intestato a AVI ASSOCIAZIONE VEGANI ITALIANI

oppure postepay
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Perche Sciegliere AVI

L’ AVI Associazione Vegani Internazionale,
ha per scopo la diffusione del Veganismo e dei suoi principi etici, scientifici e culturali,
una scelta etica che non prevede nessun tipo di sfruttamento
di esseri viventi senzienti
e dell’abolizione di fenomeni tribali e ingiustificabili come
la caccia, pesca, vivisezione e sperimentazione su animali,
la rappresentazione di spettacoli con l’uso di animali
ed ogni usanza o comportamento che comporti
la violenza, lo sfruttamento o l’umiliazione
di ogni animale umano o non umano
come circhi con animali, zoo, acquari.
Persegue unicamente finalità di solidarietà sociale
nell’ambito della tutela e della valorizzazione della natura
nonché la difesa degli animali e dell’ambiente
in ambito nazionale ed internazionale .
L’AVI è una associazione non lucrativa
“Ciò che i Nazisti hanno fatto agli Ebrei, gli umani lo stanno facendo agli animali.“ Isaac Bashevis Singer, Premio Nobel per la Letteratura , Ebreo .

 

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                                                          IL PRESIDENTE

Curcio Antonino