Il presidente della Liguria Giovanni Toti in modo folle emana una ordinanza   Ordinanza_n.4_2022 con la quale, in modo arrogante e prepotente per contrastare la diffusione della peste suina africana ordina l’uccisione di tutti i suini che vivono nelle zone dichiarate infette dalla peste suina africana, anche se essi non risultino malati.
Noi chiediamo a gran voce che l’ordinanza venga ritirata, in caso contrario ci muoveremo per vie legali contro tale scempio.
 
L’ordinanza recita “….è disposta la macellazione\abbattimento immediata dei suidi detenuti all’interno degli allevamenti bradi e semibradi e allevamenti misti che detengono suini, cinghiali ed ibridi e divieto di ripopolamento per 6 mesi dalla data del presente provvedimento…..
 
Visto che questa ordinanza sarà valida anche per i rifugi, riteniamo che sia crudele ed illogica nei confronti degli animali e nei confronti anche di  dedica la propria vita alla salvaguardi di questi animali.
Invitiamo tutti coloro che detengono suini non per scopo alimentare a non adempiere alla intimazione, e di non permettere l’ingresso di estranei nelle proprietà per far prendere gli animali ma di organizzarsi per fare test e analisi agli animali per comprovare il loro stato di salute.
 
I metodi per prevenire la diffusione della peste suina ci sono, basta sospendere la caccia in modo da non spaventare i cinghiali e spingerli verso gli allevamenti, tenere sotto controllo i branchi facendo delle analisi per controllare l’eventuale stato della pandemia e semmai ci fosse,  lasciare che la malattia faccia il suo decorso.
 
Non si può pensare di attuare subito gli abbattimenti, ad un genocidio di esseri innocenti, bisognerebbe riappropriarsi di quella umanità che gran parte degli esseri umani non hanno mai conosciuto

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